Come fare la verticale sulla testa e perché non provarci?

Questo tutorial dell’insegnante di yoga Karli Orazi ti guiderà passo dopo passo: in poco tempo saprai stare a testa in giù. 

Testo alternativo per l’header: L’insegnante di yoga Karli Orazi è su un tappetino in uno studio yoga tranquillo e silenzioso. Sta eseguendo una verticale su tre appoggi con le gambe piegate.  

 

La verticale sulla testa, conosciuta anche come Shirshasana, non è solo una posizione scenografica: rinforza spalle, braccia e busto. Ma non solo: praticare la verticale può migliorare la circolazione sanguigna, favorire il drenaggio linfatico (addio gonfiore!), aumentare la concentrazione e ridurre lo stress. 

 

Anche se non è una delle posizioni yoga più semplici, non è nemmeno impossibile. Sono qui per guidarti nella verticale classica e nella versione a tre appoggi. La differenza tra le due sta nella posizione delle braccia: potresti scoprire che una ti risulta più comoda dell’altra, quindi prova entrambe e scopri quella che fa per te.  

 

Una volta che avrai padroneggiato la verticale, scoprirai quanto può essere una posizione liberatoria, che ti riporta al qui e ora e ti connette profondamente con il corpo e la mente. 

 

Il segreto per riuscire nella verticale è procedere con calma: creare una base solida, muoversi con controllo, senza salire di scatto o scendere bruscamente. Proviamoci! 

 

Segui queste istruzioni per aggiungere al video i sottotitoli nella tua lingua. Clicca play sul video qui sotto. Tocca l’icona delle impostazioni (ha la forma di un ingranaggio). Fai clic su Sottotitoli/CC, poi su Traduci automaticamente, seleziona la tua lingua e buona visione! 

 

Karli Orazi

Karli Orazi

Karli è nata e cresciuta nel deserto dell’Australia Occidentale e ora vive ad Amsterdam. Durante i momenti di transizione, la sua insegnante di meditazione le ripeteva sempre: “La casa è nel cuore, la casa è qui e ora. Sii semplice, sii casa.” Per lei, la pratica dello yoga è proprio questo: trovare casa nel proprio corpo, nel respiro, ovunque ci si trovi.
Il suo stile di insegnamento è caldo e compassionevole, e si basa su un approccio sia fisiologico che psicologico. Attraverso lo yoga, esplora lo spazio tra lo sforzo e la dolcezza, tra la quiete e il movimento.
Karli crede che creare piccole routine quotidiane con lo yoga possa aiutarci a vivere con più umiltà, compassione e presenza, oltre a trovare maggiore equilibrio ed equanimità nella vita di tutti i giorni.